Verbale Assemblea Personale Mobile Gruppo FS, per l’elaborazione di un piano di rivendicazioni condiviso.

INTRODUZIONE. Alcuni partecipanti del gruppo di lavoro del questionario presentano il risultato raggiunto attraverso lo spoglio delle risposte, evidenziando:
• Una partecipazione altissima e trasversale tra divisioni, profili professionali e impianti sul territorio nazionale, con numeri di adesione che non si raggiungevano da anni (oltre le 2700 compilazioni);
• Una profonda insoddisfazione del personale riguardo le attuali condizioni di lavoro, evinta attraverso un dato pressoché nullo di risposte di natura conservativa dell’attuale contratto;
• Una chiara volontà dei lavoratori intervistati di raggiungere miglioramenti sostanziali e concreti di tutti gli aspetti contrattuali, data la forte percentuale di risposte di carattere fortemente migliorativo dell’attuale CCNL.
• Una sola questione in ballottaggio basata su un differenziale minimo del massimale di prestazione giornaliera nei RFR (6 o 7h);
• Una piena soddisfazione dell’offerta complessiva delle risposte del questionario, vista la percentuale molto bassa delle risposte a scelta aperta espresse come “ALTRO…”.
• La forte determinazione a partecipare ad azioni di lotta concrete ed a scioperare per il raggiungimento dei miglioramenti richiesti (più del 97% degli intervistati si dichiara disposto a scioperare).

SVOLGIMENTO DELL’ ASSEMBLEA. Viene riscontrata la nascita sui territori di numerose realtà spontanee autorganizzate, che testimoniano un’assenza di dialogo tra i sindacati firmatari e i lavoratori, palesando l’evidente annosa assenza di rappresentatività; all’assemblea non sono intervenuti esponenti delle sigle firmatarie di contratto, mentre si registra un interesse largo e condiviso delle OO.SS. di base verso le iniziative dal basso. Viene infine resa nota in assemblea l’esistenza di almeno altre due iniziative autorganizzate di consultazione dal basso dei lavoratori sul tema del rinnovo contrattuale, tra cui una nata nel Veneto e appellata come “tavola rotonda”. Si ritiene positivo raccogliere i risultati delle suddette analoghe iniziative con l’intento di integrarne e armonizzarne i risultati per la realizzazione di una piattaforma rivendicativa condivisa. I colleghi delle altre iniziative danno piena disponibilità alla condivisione dei risultati e collaborazione a un unico gruppo di lavoro per l’integrazione dei dati. L’assemblea, nei vari interventi, sottolinea come sia necessario un attento lavoro di sintesi dei risultati del questionario, vista la responsabilità della custodia del patrimonio elevato di partecipazione, elaborando un documento che traduca i valori percentuali ottenuti in uno schema di rivendicazioni e richieste concrete di miglioramento delle condizioni di lavoro. Da qui poi si ritiene opportuno cercare il coinvolgimento delle OO.SS. tutte, firmatarie e di base, degli organi politici e dei mass media. Si manifesta dall’assemblea l’apertura al dialogo con quelle organizzazioni che risponderanno con interesse alle rivendicazioni formulate, e in caso di insufficiente apertura sindacale, si ritiene valida la proclamazione di scioperi e altre azioni di lotta dal basso. Si ribadisce come sin dall’inizio dello svolgimento di questa iniziativa sia stato rilevato un palese interesse delle sole rappresentanze delle sigle di base. L’assemblea si dichiara disponibile al dialogo con tutte le sigle sindacali ma ribadisce la centralità della difesa dell’espressione democratica dei lavoratori, e pertanto riterrà valide tutte quelle considerazioni che non siano antitetiche alle volontà espresse democraticamente attraverso il questionario. Altresì si confronteranno con cooperazione i risultati delle analoghe iniziative ed espressioni dal basso, poiché anch’esse nate dalla volontà democratica dei lavoratori. Alcuni partecipanti manifestano le proprie rimostranze verso le ripetute ipocrisie dei sindacati firmatari anche nelle ultime vicende di attualità ferroviaria (es. Brandizzo), in cui sono state fatte rivendicazioni sull’esagerazione dell’orario di lavoro permesso proprio dalle stesse organizzazioni firmatarie. Da tali considerazioni l’assemblea è consapevole che migliorare l’orario di lavoro e le condizioni lavorative è indispensabile per tutelare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e non solo. Vengono fatte anche considerazioni sull’aspetto salariale: il recupero stipendiale va rapportato all’inflazione reale e va rigettato qualsiasi ribasso fatto su dati teorici statistici. Alcuni colleghi ricordano come il recentissimo accordo sul pasto aziendale sia deleterio, smantelli la funzione sociale e rappresenti la deriva del diritto. L’accordo prevede una procedura complessa e gravosa per il personale, e autorizza l’azienda a evadere dagli obblighi logistici. L’accordo per il customer care, doveroso per migliorare le condizioni salariali dei colleghi dell’assistenza, deve trovare anche continuità nelle categorie del mobile affinché si raggiungano risultati collegiali. Viene manifestata la necessità di studiare forme di lotta alternative e ausiliarie allo sciopero, che va proclamato con lucidità per garantire un’adeguata costante partecipazione nel tempo, ma viene nel contempo sottolineato che gli scioperi dal basso, autorganizzati, hanno una coerenza che le agitazioni proclamate dalle grandi organizzazioni non dimostrano e che quindi anche la chiave di lettura dei lavoratori deve essere adeguata. Alcuni interventi dei partecipanti, con l’intento di rafforzare i punti deboli del progetto in discussione, avvertono di esprimere le rivendicazioni con la massima semplicità e chiarezza e garantendo un’offerta esaustiva su tutti i lavoratori e su tutto il territorio nazionale, poiché più importante che convincere i sindacati è convincere e coinvolgere i lavoratori. Viene inoltre espressa la possibilità che un piano di rivendicazioni esclusivo del personale mobile non sia pienamente esaustivo per un’organizzazione sindacale che porta avanti le istanze di tutte le categorie del trasporto ferroviario. Si ribadisce pertanto che l’iniziativa del mobile non ha la presunzione di essere esaustiva anche per le altre categorie di lavoro, ma vuole coinvolgere le parti sindacali e politiche relativamente al contesto specifico del personale mobile. Viene evidenziato che le parti politiche e sindacali hanno proposto, all’indomani delle gravi vicende accadute a Brandizzo, di inserire i manutentori nella categoria dei lavori usuranti; pertanto, si rinnova il bisogno di riportare anche il nostro lavoro nelle attività usuranti. Si espongono quesiti di natura tecnica sulla costituzione della piattaforma di rivendicazione, nella fattispecie se precostituirla e successivamente condividerla e riaprirla a modifiche con le rappresentanze sindacali interessate, oppure se formulare una proposta di rinnovo che si tradurrà in piattaforma di rivendicazione solo in conseguenza del lavoro congiunto con le eventuali sigle che offriranno apertura alla cooperazione. L’assemblea ritiene più corretta la seconda ipotesi e che questa proposta sia priva di “cappelli sindacali”, ma frutto di un’espressione orizzontale dei lavoratori, che solo successivamente, in qualità di assemblea democratica, si interfaccerà con le realtà sindacali esistenti. Viene infine evidenziata l’importanza della formazione di rappresentanze assembleari diffuse sui territori per avere la possibilità di connettere il tessuto di rivendicazioni su base nazionale.

CONCLUSIONI. L’assemblea prende atto di tutte le osservazioni emerse dalla volontà assembleare e ne sintetizza i contenuti ritenendo opportuno:
• CREARE UN GRUPPO DI LAVORO CONGIUNTO, COSTITUITO DAI COLLEGHI CHE HANNO PARTECIPATO ALLE ASSEMBLEE, PER LA RACCOLTA DI TUTTI I DATI E L’ELABORAZIONE DI UNA SINTESI ARMONIZZATA DEGLI STESSI;
• FORMULARE UN UNICO DOCUMENTO DI PROPOSTA DI RINNOVO CONTRATTUALE;
• PARTECIPARE IL DOCUMENTO COME PROPOSTA DI RINNOVO ALLE VARIE OO.SS., FIRMATARIE E DI BASE, ALLE REALTA’ POLITICHE E AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE;
• INTAVOLARE UN GRUPPO DI LAVORO CON LE ORGANIZZAZIONI INTERESSATE, PER LA TRASFORMAZIONE DEL DOCUMENTO DI PROPOSTA DI RINNOVO IN UNA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA UFFICIALE, ATTRAVERSO EVENTUALI MODIFICHE CHE NON SNATURINO LA VOLONTA’ DEMOCRATICA ESPRESSA DALLA BASE.
• ORGANIZZARE SUCCESSIVAMENTE AZIONI DI LOTTA, PROCLAMARE SCIOPERI CON L’APPOGGIO DELLE FORZE SINDACALI PARTECIPANTI LA PIATTAFORMA.

Verbale redatto dal personale presente in assemblea.

16/9/2023.

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