Trenitalia: treni scortati in violazione della squadra di scorta, i firmatari sempre girati dall’altra parte!

La pratica di comandare, e di scortare, treni a media/lunga percorrenza con il solo Capotreno si sta diffondendo nei depositi della Divisione IC minando alla base il lavoro del PdA e la sua stessa esistenza. Si registrano movimenti di mobilitazione di lavoratori in qualche impianto nel tentativo di arginare questa situazione che, oltre alla sua stretta gravità, comporta conseguenze altrettanto gravi sulle condizioni di lavoro. La Cub Trasporti da mesi ha interessato tutti gli organi di vigilanza, dai Ministeri alle ASL, dall’Ispettorato del Lavoro fino ad Ansfisa, dando ampio riscontro sul fenomeno, pur nella consapevolezza dei tempi burocratici da scontare. A questo punto, e non che la cosa ci meravigli, ci sarebbe da chiedersi a che gioco stanno giocando le organizzazioni sindacali firmatarie di contratto. Si certo, la questione era ricompresa fra le motivazioni dello sciopero del 14 aprile e si segnalano sparute lettere a carattere regionale più che altro spinte dall’allarme dei lavoratori. Per il resto il nulla. Eppure si sa benissimo il dove, il come, il quando, il chi ed il perchè di questa situazione scandalosa che, ci si può scommettere, se non bloccata subito diventerà un’altra arma di ricatto allo stesso modo dello straordinario: chi non lo fa prende il peggio; oltre che dimezzare gli organici. In alcuni impianti è già così. Quindi ci chiediamo di cosa vanno a parlare con l’azienda le segreterie nazionali? Quali lavoratori vanno a tutelare se non prendono nessun provvedimento concreto negli impianti su una cosa che sta cancellando la base normativa e occupazionale di migliaia di lavoratori e chiari principi di sicurezza? Come sostengono i lavoratori degli impianti che si sono dovuti autorganizzare (è questa è una grande fortuna) per lottare contro questo scempio? Come intendono sostenere gli impianti che non hanno per ora la forza di autorganizzarsi? Tutte domande che rischiano di rimanere inevase, così come rischia di diventare certezza il sospetto che le organizzazioni sindacali firmatarie stiano lasciando fare creando una scappatoia all’azienda per coprire le centinaia di mancanze nell’immediato, ponendo le basi pratiche per cancellare un agente di scorta sui treni media/lunga percorrenza al prossimo contratto. I fatti dicono oggettivamente questo, non si spiegherebbe altrimenti il fatto che dirigenti e quadri dispongono alla luce del sole una violazione contrattuale di tal portata. Se uno sa tutto ma non fa niente vuol dire che la situazione a lui sta bene così. D’altronde ora il loro primo pensiero è il rinnovo RSU/RLS, strapuntini da occupare con gran fanfare per poi, nella maggioranza dei casi, svuotare le rappresentanze dopo pochi mesi (quanti RSU/RLS sono rimasti al loro posto in IC? Pochi). Su Welfare, elezioni RSU, Eurofer, tessere sono pronti e scattanti, per il resto ci penserà l’azienda e se i lavoratori provano ad auto-organizzarsi scatta la latitanza. Non resta che opporsi come lavoratori al tentativo di cancellare il nostro lavoro. E’ la strada maestra, delegare significa perdere!

Cub Trasporti aprile 2023

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