MOBILITAZIONE NAZIONALE SU RINNOVO CCNL: Comunicato CUB Rail su soppressioni, ritardi e decurtazioni per mancanza personale.

TRENI SOPPRESSI, CONVOGLI CHE PARTONO IN SERVIZIO DIMEZZATO: EPPUR SI MUOVE. Quando si pensava di ripercorrere i soliti sentieri indicati dall’azienda e dai sindacati firmatari sul rinnovo contrattuale, qualcosa nella usuale messinscena di proposte dell’uno e supine accettazioni dell’altro è andato storto. Non vogliamo neanche provare ad analizzare i motivi, ce ne sarebbero mille, ma dalla fredda cenere sembra rinato fra la maggioranza dei lavoratori un sussulto di dignità. Le assemblee, spesso autoconvocate, hanno velocemente percorso l’Italia ferroviaria e, oltre alla spontanea creazione di piattaforme rivendicative -parole ormai in totale disuso nella ovattate stanze confederali- si è diffusa presto la comune decisione di riprdendere l’iniziativa. Sono bastati pochi giorni per far crollare l’intera organizzazione aziendale dell’esercizio: treni soppressi, tanti altri con composizione dimezzata e copiosi ritardi, il tutto semplicemente per mancanza di personale. Chi ascolta le incensanti dichiarazioni del management sull’efficienza e sui profitti e poi assiste a questa ecatombe non può non capire che finora, e nonostante un contratto pesantissimo, il tutto si reggeva sugli straordinari a fronte di mancanze di personale ataviche e fortissime. Un sistema di plastica che, senza ferie o assenze varie ma col semplice rispetto delle norme imposte dall’azienda, è crollato clamorosamente.
Un sistema efficiente deve esserlo innanzitutto per i lavoratori e l’utenza, con contratti sostenibili e rispettosi della vita lavorativa e familiare, con assunzioni di personale e -di conseguenza- un servizio equo e veramente pubblico.
Questa la strada virtuosa per invertire la tendenza negativa, il resto è semplice speculazione.

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