SCIOPERO: comunicato Cub Trasporti fine sciopero 27 ottobre

SCARICA IL COMUNICATO. Martedi 24 ottobre 2017 ha rappresentato una data significativa nella storia della democrazia sindacale. Il Ministro delle infrastrutture Del Rio ha infatti deciso politicamente che i sindacati di base non hanno il diritto di proclamare sciopero ed i lavoratori di esercitare un diritto costituzionale. Le forze conservatrici non erano finora riuscite, dopo la riuscita degli ultimi scioperi nei trasporti, a mettere in piedi una legge degna del peggior stato dittatoriale atta a limitare (se non uccidere) quello che resta della libertà di proclamare ed esercitare uno stato di agitazione, già mutilata dalla legge 146/90. E così, con motivazioni pretestuose e ridicole, è stato ridotto d’imperio da 24 a 4 ore sia lo sciopero generale (che tra i vari punti elencava proprio la difesa del diritto di sciopero!) sia quello nazionale ferroviario indetto dalla CubTrasporti. Se il governo voleva dare una risposta alle problematiche ed alle giuste richieste dei lavoratori possiamo tranquillamente affermare che ha fallito su tutta la linea, rispondendo esclusivamente alle sempre più stringenti brame del padronato. L’impegno degli attivisti e dei lavoratori ha permesso di non dare vinta la partita al governo, rilanciando la sfida anche sulle 4 ore con la mobilitazione nelle officine (Vicenza, Firenze, Ancona e Venezia su tutte), negli appalti, nel trasporto passeggeri e sulle 24 ore nel traffico merci. Da registrare le pesanti forzature in molte aziende sulle norme tecniche e sulla durata dello sciopero come ultimo tentativo di sterilizzare la protesta. La risposta dei ferrovieri, non scontata viste le imposizioni e le scorrettezze, è stata buona in molti comparti, come buona è stata la partecipazione nei cortei di Milano e di Firenze.
Ulteriore dimostrazione che c’è urgente bisogno di difendere un imprescindibile diritto che già l’Accordo sulla rappresentanza sindacale ha degradato rispetto al consociatismo aziendal-confederale e di rilanciare la vertenza contrattuale in vista delle prossime trattative. Bisogna tornare a parlare dei temi essenziali: dagli attacchi ad ogni tipo di mobilitazione alle condizioni dei lavoratori fino alla tenuta del gruppo FS inteso come ferrovia pubblica e sociale. Se i fatti di questi giorni sono l’indice delle intenzioni governative ed aziendali nei confronti dei ferrovieri prepariamoci a contrastare da subito questo modus operandi e continuiamo ad esercitare il diritto di sciopero, unico modo per difendere questo diritto sacrosanto e inalienabile!

CUB TRASPORTI

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