Scioperi: procedure di raffreddamento Cub Trasporti per il comparto ferroviario. Piattaforma rivendicativa per il trasporto ferroviario merci e viaggiatori.

La Cub Trasporti, in data 23 marzo 2023, ha aperto le procedure di raffreddamento per tutto il comparto ferroviario del trasporto merci e viaggiatori.
Lo stato di agitazione si basa su di una piattaforma rivendicativa:

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Problematiche generali:

  1. Salute e sicurezza delle lavorazioni, del trasporto (esercizio) e degli utenti (compresi i territori attraversati). Svolta ecologica delle lavorazioni con obbligo di utilizzo del traporto merci su ferro. Adeguata manutenzione del materiale rotabile e dell’infrastruttura, come parte della sicurezza del trasporto.
  2. Orario di lavoro. Riduzione a 36 ore settimanali per tutto il comparto. Individuazione compensazioni e attenuanti per la salute nelle lavorazioni a turni, in particolar modo per quelle su 24h e quelle non rotative. Anche in funzione previdenziale. Revisione delle attuali normative contrattuali sull’orario (limitazione e tutela del lavoro notturno esteso alla fascia 0-6, no alle riutilizzazioni in orario notturno, limitazione al RFR, orario massimo giornaliero a 9 ore)
  3. Inversione del processo di privatizzazione: reinternalizzazione delle lavorazioni, riunificazione societaria di FS, stop agli appalti e alle cessioni di ramo di azienda. Rilancio del trasporto sociale: capillare nei territori, pendolare, internazionale e dei collegamenti sulle 24h. Inversione della politica dei tagli.
  4. CCNL unico per tutte le aziende di trasporto su ferro
  5. Tutela dei contratti di lavoro: tipologia unica del tempo indeterminato ed eliminazione delle altre forme se non residuali e produttivamente giustificate, percorso di tutela in ingresso svincolato dal ricatto della conferma lavorativa ma legato a valutazioni obiettive.
  6. Per una libera azione sindacale e una reale rappresentanza dei lavoratori nelle vertenze. Valorizzazione dei rappresentanti sui posti di lavoro.
  7. Limitazione dei codici disciplinari a precise tipizzazioni e al suo valore educativo. Problematiche specifiche:
    • CARENZE DI ORGANICO: Politica del pieno impiego secondo i fabbisogni stabiliti dalle norme di esecuzione delle lavorazioni. Particolarmente rilevante la necessità di assunzioni a copertura degli organici, no a mancanze di personale coperte con ricorso straordinarie che devono essere giustificate da eccezionalità e su base volontaria; tali situazioni minacciano altrimenti la sicurezza delle lavorazioni oltre a riversarsi sui lavoratori come la difficile fruizione delle ferie e degli altri diritti contrattuali
    • APPALTI E DUMPING SALARIALI: Reinternalizzazione delle lavorazioni esternalizzate. No terziarizzazione in tutte le lavorazioni di sicurezza, compresa la manutenzione. Eliminati i dumping salariali fra dipendenti di diverse imprese ferroviarie. Parità di diritti e salario a parità di mansione. Ciò valga sia rispetto alle Cooperative in appalto operanti nel settore ferroviario, sia per le diverse aziende di trasporto ferroviario merci e viaggiatori (come Trenord e Ntv). Un contratto di lavoro uniformato fra tutte le aziende del settore, per quanto riguarda condizioni lavorative ed economiche. Normative di lavoro e diritti uguali per tutti: CCNL unico per tutti gli Appalti ferroviari.
    • RAPPRESENTANZA e TESTO UNICO: Disapplicazione degli accordi legati al Testo Unico sulla Rappresentanza del 2014, che costringono i firmatari a limitare il diritto di sciopero e negano ai non firmatari la partecipazione a libere elezioni di RSU\RLS, violando il diritto dei lavoratori di scegliere liberamente i propri rappresentanti sindacali. I lavoratori danno rappresentanza alle vertenze non alle tessere.
    • CONTRO PRIVATIZZAZIONI e LIBERALIZZAZIONI. No ad una logica di profitto ma di sviluppo infrastrutturale e collegamento dei territori. Reinvestimento dei guadagni nelle linee secondarie con ammodernamento (elettrificazione, SCMT, eliminazione PL e raddoppi) e volumi consistenti di traffico minimo per consentire il pendolarismo e la mobilità popolare (a prezzo calmierato). Ripristino delle corse sui binari dove sostituite da bus. Ripresenziamento delle stazioni: ridiffusione posti di avvistamento, dei posti verifica e anche con nuovo attrezzamento di scali merci nei territori per riportare il trasporto postale di merci minute sui territori. No ad una logica di profitto con taglio di sportelli e personale al pubblico o nelle lavorazioni usuranti o in quelle di sicurezza. Coordinamento del trasporto fra lunga percorrenza e trasporto locale, nuova e più oculata politica delle coincidenze. No ad investimenti come AV per pochi strati sociali se sottraggono risorse per il trasporto sociale.
    • VERTENZA MERCITALIA: Come Cub Trasporti sosteniamo la vertenza dei lavoratori Mercitalia Rail, per cui abbiamo già proclamato tre scioperi nazionali, insieme alle organizzazioni Cmc e Sgb. Chiediamo la reinternalizzione di Mercitalia Rail in Trenitalia; assunzioni cospicue; riduzione dei ritmi di lavoro (eliminazione dei riposi fuori residenza diurni); potenziamento della manutenzione e maggiore sicurezza delle lavorazioni.
    • NO ALLA DISMISSIONE di DEPOSITI (es INTERCITY) e per uno AMPIO SVILUPPO dei COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI: Sono sempre più numerosi i depositi personale viaggiante e di macchina in dismissione; attualmente la situazione è particolarmente preoccupante per la depauperazione dei territori, senza una reale economia e anzi uno stress dei depositi concentrati in minori luoghi. Ciò oltre a porre ombre sul futuro delle lavorazioni e sulla stabilità e qualità del lavoro per i Capitreno e per i Macchinisti interessati, pone dubbi sul futuro del servizio Intercity oggi carente di investimenti aziendali nonostante i finanziamenti specifici del Governo. Favorire i collegamenti notturni ed internazionali aumentando le tratte coperte, come impostazione di mobilità sostenuta alternativa all’auto (ripristino dei carri auto) e all’aereo economicamente alla portata della popolazione.
    • Chiediamo investimenti sul servizio Intercity, potenziamento della rete dei depositi e difesa di quelli esistenti, adeguate assunzioni. Personale di Italo, con le stesse tutele e normativa di lavoro di quello del gruppo FS.
    • SICUREZZA FERROVIARIA: Per lo svolgimento delle lavorazioni in piena sicurezza come elemento principale delle organizzazioni del lavoro. No a deroghe produttive. Sistemi di sicurezza che non possano mai essere ridotti al solo fattore umano (tanto più se solo). Manutenzione di Veicoli/Loc e Infrastruttura come chiave di funzionamento in sicurezza del trasporto. Eliminazione dei sistemi di Movimento meno sicuri su tutta la rete. Procedure chiare ed eseguibili. Allo stesso tempo tutele potenziate per i rischi maggiori di infortunio (investimento, folgorazione, svio, deragliamento, interferenza cantiere-esercizio) con particolare attenzione al trasporto merci. Per una risoluzione dei rischi con le suole freni merci adottando freni a disco. Per l’istallazione su tutti i veicoli del rilevatore di svio. Per la presenza su tutti i treni di due agenti abilitati alla condotta, per la necessaria ridondanza dei controlli e lo spostamento del treno in sicurezza in ogni evenienza, compresa quella del malore. Per la presenza di due capitreno su tutti i treni quale misura minima di sicurezza e svolgimento delle lavorazioni con i viaggiatori.
    • REGIME PENSIONISTICO: L’attuale regime pensionistico per i ferrovieri è particolarmente penalizzante per il personale turnista, per il quale chiediamo il riconoscimento di lavorazioni usuranti e il ripristino delle agevolazioni in uscita, precedenti alla legge Fornero.
    • NO al WELFARE aziendale in ambito medico/sanitario, per una equa retribuzione e il potenziamento del servizio sanitario universale

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