Promo Cub Rail 84: ne passerà solo uno!

Cavilli, interpretazioni di comodo, vuoti sofismi e poi distorsioni e forzature. Il decalogo del bravo difensore del supremo interesse delle imprese e del profitto è così composto. Se si aggiunge una spiccata cecità verso ogni tipo di forzatura aziendale il quadro è completo e definisce perfettamente l’operato della Commissione di garanzia. La riflessione non necessità di ulteriori elementi tanto è evidente agli occhi di tutti i lavoratori delle ferrovie come la parola “garanzia” sia sbiadita negli anni fino ad assumere contorni farseschi. La cronaca mette in chiaro le posizioni e gli attori in campo. Da una parte il Gruppo Fs (quale attore di spessore nel rinnovo contrattuale con il suo braccio armato Trenitalia) a difesa del proprio interesse (che sarebbe pubblico ma viene gestito nei fatti ai danni della collettività), dall’altra i ferrovieri in lotta per migliorare condizioni di lavoro diventate insostenibili e con l’efficace protagonismo dell’Assemblea Nazionale PDM/PDB, quale esempio di auto organizzazione dal basso consolidato anche nella manutenzione infrastruttura e in germoglio anche in altri settori. Dopo otto scioperi che hanno bloccato l’Italia la parte padronale, abituata agli yes man, rifugge le proprie responsabilità e, disorientata dall’avere un antagonista, si affida all’arbitro, la Commissione. Il diktak è FERMARE I FERROVIERI! Il piano va dritto alla radice: TOGLIERGLI LO SCIOPERO! La democrazia dal basso, il totale protagonismo dei lavoratori nelle decisioni e nella piattaforma rivendicativa e l’impegno quotidiano sono le armi per respingere un attacco senza precedenti contro un diritto costituzionale e contro la salute e la sicurezza dei lavoratori. Ne passerà solo uno e non devono essere loro!

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