PERSONALE MOBILE FS: ACCORDI SUI DISACCORDI, ANCORA IL SOLITO TEATRO DEI FIRMATARI?

Mentre, fortunatamente, cresce negli impianti la consapevolezza dei lavoratori circa l’urgenza dei loro problemi quotidiani. Mentre la partecipazione dei Capitreno e Macchinisti da forza democratica all’Assemblea Nazionale PDM/PDB. Mentre tutto ciò si concretizza in una piattaforma rivendicativa nata da migliaia di questionari e in scioperi partecipatissimi a sostegno. Mentre Trenitalia arriva addirittura ad usare l’arma dell’intimidazione con convocazioni individuali agli scioperanti raschiando palesemente il fondo del barile. Ecco, mentre succede tutto ciò, gli ineffabili firmatari continuano a fingersi morti pur di non scalfire la fiducia del padrone. Continuano a ciclostilare comunicati inconcludenti sui primi articoli del nuovo contratto senza rendersi conto che I FATTI dimostrano che i lavoratori del loro solito contratto ben apparecchiato per gli esclusivi interessi aziendali non se ne fanno niente. Anzi la Piattaforma, che non cade dal cielo ma è frutto di migliaia di questionari, esprime non solo elementi specifici sull’orario di lavoro (in particolare) ma un concetto politico fondamentale: bisogna cambiare il CCNL alla radice! Completamente lontani dalla realtà del lavoro, non per caso ma per convenienza, i firmatari provano ancora con gli accordicchi pensando di zittire la plebe sperando che abbocchi (magari in periodo di premio produzione). Circolano ipotesi di 7h per il ritorno dagli RFR che non solo inciderebbero su una minima parte dei turni ma inciderebbero ancor meno potendo l’azienda giocare sul servizio d’andata (ne abbiamo visti mille di questi accordi spot a doppio taglio). Si parla anche di 45 minuti di pausa pasto che si andrebbero ad inserire in una normativa sul pasto nella quale l’azienda è libera da altri vincoli (locali convenzionati o mense) e saranno sempre di più i lavoratori a doversi trovare il locale (quindi altro che 45’) in fasce orarie improponibili. Infine non mancherebbe, a sentire le ipotesi, il solito provvedimento per migliorare la prenotazione ferie, del tutto inutile finchè si dovrà prenotare senza un turno e finchè le quote (che tra l’altro nessuno sa se sono tutte prenotabili) si decideranno in base a fabbisogni palesemente sottostimati perchè col turno individuale nessuno può quantificarli. Serve un CCNL equo, un orario di lavoro sostenibile, quindi un cambiamento radicale e non accordi controproducenti che servono solo a mettere in sicurezza la nefasta concertazione fra firmatari e azienda. LOTTIAMO PER UN LAVORO SICURO E DIGNITOSO. LA VERA RAPPRESENTANZA E’ DEI LAVORATORI.
SCIOPERIAMO COMPATTI!
15.05.2024
Redazione CUB RAIL

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