Rinnovo CCNL AF: al referendum sul CCNL dei ferrovieri dal 2 al 4 maggio vota NO!

Il 22 marzo scorso è stato sottoscritto da Filt CGIL, Uil Trasporti, Fit Cisl, Orsa, Fast e Ugl, l’ennesimo accordo contrattuale a perdere, dopo una trattativa fasulla, condotta in assenza di qualsiasi tipo coinvolgimento o mandato da parte dei diretti interessati, i lavoratori. Ancora una volta le OO.SS. firmatarie si sono preoccupate di tutelare i propri interessi, fatti di distacchi sindacali, AG, carriere, fondi pensione e welfare aziendale, lasciando a lavoratrici e lavoratori solo le briciole. A più di un mese di distanza dalla firma di quel pessimo accordo i sindacati firmatari lo sottoporranno a referendum dal 2 al 4 maggio prossimo.
INVITIAMO I FERROVIERI A VOTARE NO ALL’IPOTESI DI ACCORDO PERCHÉ
• Il referendum non può essere l’unico strumento per coinvolgere i ferrovieri dopo mesi di trattative portate avanti senza alcun reale percorso democratico;
• Non siamo disponibili a dare nessuna delega in bianco a questi professionisti della mistificazione che continuano a raccontarci che “Tanto non cambia nulla” mentre con il loro operato sono i responsabili dell’arretramento e del peggioramento delle condizioni lavorative in termini economici, occupazionali e dei diritti;
• Gli aumenti economici tanto sbandierati sono poca cosa e non recuperano quanto perso in assenza di rinnovo contrattuale e a fronte dei rincari delle materie prime e del costo della vita. Mediamente si parla dell’equivalente di un caffè scarso al giorno mentre le bollette di luce acqua e gas sono raddoppiate per non parlare del costo della benzina e questo ha già un effetto di trascinamento sul rincaro dei beni di prima necessità.
• Ancora una volta una parte degli aumenti finiscono nel cosiddetto welfare aziendale sottraendo risorse a quello universale. La pandemia, ancora in corso, al contrario dovrebbe aver insegnato che per ostacolarla serve investire in sanità, servizi sociali, trasporti e beni comuni.

Invitiamo invece i ferrovieri a partecipare alle prossime mobilitazioni; il 6 maggio dalle 21 del 5 alle 21 lo sciopero nazionale ( il terzo) degli addetti al trasporto merci e il 20 Maggio lo sciopero generale contro l’economia di guerra e il carovita di cui il Governo, proprietario anche di Fs, è artefice.
RIVENDICHIAMO IL RUOLO PUBBLICO ED UNIVERSALE DEL TRASPORTO, QUALITÀ E SICUREZZA DEL LAVORO, COPERTURA DEGLI ORGANICI, RECUPERO DELL’INFLAZIONE, DIFESA DEI SERVIZI E PRESENZIAMENTO DEI TERRITORI.
QUESTI I PUNTI PER UN RINNOVO CONTRATTUALE VERO CHE DOBBIAMO PRETENDERE.

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