PIANO INDUSTRIALE FS: Il comunicato CUB Trasporti-CAT-SGB

LEGGI IL DOCUMENTO. Il 28 settembre è stato presentato a Roma Tiburtina il piano industriale 2017-2026 del gruppo FSI. Una presentazione in pompa magna alla presenza del Presidente del Consiglio e del Ministro dei Trasporti a dimostrazione del pieno sostegno politico al progetto “rivoluzionario” – così viene spacciato – di trasformazione dell’azienda FS in una grande Holding della mobilità. Ma i ferrovieri non sono stati invitati, non lo sono mai stati. Tanti i numeri e i termini inglesi per dare “spessore” all’operazione. A proposito di numeri pare che l’evento ci sia costato la bellezza di oltre 400.000 euro. Piano Fs, più gomma che ferro; nel futuro delle Fs più viaggi in Bus: questi due titoli di giornale colgono appieno il significato dell’operazione. Più che un piano di sviluppo e rilancio delle ferrovie si prevede un incremento del trasporto su gomma, non a caso il 70% della crescita ipotizzata avverrà al di fuori del perimetro dell’attuale business. Nel mare di cifre elencate dai vertici aziendali non troviamo due dati sostanziali: i km/treno che si prevedono di incrementare (se mai ci fosse quest’intenzione) e, soprattutto, manca una previsione della quantità di viaggiatori e merci che si vorrebbero spostare dalla gomma a favore del ferro. In mancanza di questi due dati il piano industriale appare come l’ennesima politica degli annunci tanta cara al governo Renzi di cui il Cda del gruppo Fsi è diretta emanazione. Mercitalia: sarà la new co che gestirà il trasporto delle merci con 4000 dipendenti. Il trasporto delle merci su ferro verrà profondamente ristrutturato privilegiando il transito dei grandi corridoi europei.

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