Aspettando l’irreparabile?

Ieri l’ennesimo caso di malore alla condotta di un treno. Il macchinista crolla a terra in piena linea, tra Padova e Mestre; fortuna vuole che ci sia a fianco un altro macchinista che sta compiendo il viaggio per l’abilitazione, il quale conduce il treno a Mestre dove l’ambulanza può intervenire. Che l’Agente Solo rappresenti un pericolo e un’insidia permanente lo denunciamo dal 2009, anno in cui venne avallato dai sindacati concertativi. Da allora un crescendo costante: casi di malore, fortunatamente avvenuti quasi tutti nelle stazioni; una corsa senza fine allo straordinario, che crea un mix micidiale, ideale per la propagazione di casi simili: lavoro quotidiano con la pianta organica perennemente scoperta, il che genera violazioni permanenti dei vincoli contrattuali dappertutto; i casi più gravi sono rappresentati dai riposi fuori residenza fittizi e fasulli che fanno scendere il riposo giornaliero sotto le 11 ore minime di legge, i servizi notturni con percorrenze lunghissime tutte effettuate in condotta, gli sfondamenti normativi del limite annuale dello straordinario sin dai primi mesi dell’anno. Il silenzio e le mancate denunce in questi casi significano nel migliore dei casi connivenza con un sistema sempre più ingovernabile. UN VERO E PROPRIO GIRONE DANTESCO, UN CORTOCIRCUITO DI PRECARIETÀ DOVE L’ASTICELLA VIENE SPOSTATA SEMPRE PIÙ IN ALTO. Fino a quando? Fino all’irreparabile? E quando accadrà che faremo? Subiremo l’ennesimo comunicato/fotocopia dei concertativi, magari con 10’ di sciopero per salvare le apparenze? In tempi non lontani, dalle denunce dei nostri RLS, prima che ci venisse impedito di presentarci alle elezioni dall’ennesimo accordo contro i lavoratori siglato dai confederali, derivarono ispezioni nei depositi e un ridimensionamento del lavoro straordinario che riportò la situazione nei termini di legge, permettendo assunzioni e spazi di vivibilità. Oggi quella strada va ripresa con forza, perché una macabra statistica ci dice che il numero di decessi tra il personale di macchina in servizio e a riposo continua ad essere molto alto e la speranza di vita ben al di sotto di quella della popolazione; e i sempre più numerosi casi di malore, regolarmente documentati sul nostro giornale Cub Rail, rappresentano un campanello d’allarme. Riprendere gli esposti e le denunce nelle varie DPL, denunciare le connivenze, uscire dallo stato di emergenza quotidiana.

PRIMA CHE ACCADA L’IRREPARABILE.

FERROVIERI CUB TRASPORTI

CUB RAIL

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c.i.p., 11/11/22

 

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